In relazione alle notizie di stampa circa il sopravvenuto blocco delle armi sceniche, L'Associazione AIAT-SFX ritiene opportuno precisare quanto segue.
In primo luogo, una volta tanto il legislatore non c'entra nulla.
Secondo il nuovo artico 22 della legge 110/1975, infatti, le armi già detenute dai fornitori di armi sceniche sarebbero perfettamente conformi al dettato legislativo e, quindi, immediatamente certificabili: "Per armi da fuoco per uso scenico si intendono le armi alle quali, con semplici accorgimenti tecnici, venga occlusa parzialmente la canna al solo scopo di impedire che possa espellere un proiettile".


Dove e come, quindi, è sorta l'impossibilità di certificare le armi già detenute e che già rispondono al requisito della parziale occlusione della canna?
In attuazione dell'articolo 22 suddetto, il 7/7/2011 il Ministero dell'Interno ha emanato la Circolare 557/PASS.50.302/10.C.N.C.77 con la quale si precisano gli "interventi tecnici da eseguire per rendere l’arma idonea all'uso scenico". Anziché però limitarsi a specificare meglio quanto richiesto dalla legge, la parziale occlusione della canna, la Circolare impone modifiche tecniche di riduzione dello spessore delle canne fortemente invasive e ritenute, dagli armieri autorizzati ad effettuare le lavorazioni richieste, di difficile attuazione, nonché lesive dell'integrità delle canne per l'uso intensivo che l'attività scenica richiede.
Nonostante l'Associazione AIAT-SFX abbia ripetutamente sollevato la questione, ottenendo peraltro un primo provvedimento di proroga per l'adeguamento alle modifiche richieste dalla circolare, il Ministero dell'Interno non ha sino ad oggi ritenuto di dover intervenire per rivedere il proprio orientamento.
In conseguenza di questa mancata revisione, il Banco Nazionale di prova, a cui le ultimissime modifiche legislative, novembre 2013, hanno affidato la verifica e la certificazione delle armi sceniche, si è sino ad oggi rifiutato di punzonare le armi già detenute e già parzialmente occluse, richiedendo a sua volta, seguendo lo spirito della circolare ministeriale, pesanti interventi sulle canne, ben oltre quanto proposto dagli operatori del settore, per la loro parziale occlusione.
A seguito di queste ultime indicazioni giunte dal Banco Nazionale di prova, gli operatori del settore hanno quindi tentato nuovamente di effettuare le modifiche richieste presso gli armieri autorizzati alle stesse. Il risultato è stato che le poche armi così modificate si sono rivelate mal funzionati, presentando altresì criticità di tenuta a seguito dei pesanti interventi tecnici effettuati sulle canne.

Precisato e premesso tutto ciò, l'Associazione AIAT-SFX ritiene urgente un intervento del Ministero dell'Interno che riveda gli interventi tecnici previsti dalla Circolare 557/PASS.50.302/10.C.N.C.77 e che nulla hanno a che vedere con quanto previsto dalla legge.
Per quanto riguarda invece la possibilità di un'ulteriore proroga per la punzonatura delle armi sceniche presso il Banco Nazionale di prova, sussistendo tutti i requisiti di necessità ed urgenza richiesti per l'emanazione di un Decreto Legge, si invita il Governo a provvedere affinché l'industria audiovisiva possa al più presto riprendere le riprese che prevedono l'uso di armi sceniche.

9 novembre 2014

Per l'Associazione
Il Presidente
Franco Ragusa