Cari Fazio e Saviano,
faccio parte, anch'io, di quei 10 milioni di telespettatori che segue con particolare interesse  "Vieni via con me".
Nella giornata di lunedì 22, però, ho fatto parte anche degli oltre 250.000 lavoratori e artisti che hanno scioperato contro le politiche del Governo in materia di cultura e spettacolo.
Vedendo, quindi, l'ultima puntata andata in onda di "Vieni via con me", mi è sorto un dubbio: se la trasmissione era in diretta, o registrata nella giornata di lunedì, è evidente che tutto il settore artistico che vi ha preso parte, ospiti occasionali o organicamente inserito nella trasmissione, non ha aderito allo sciopero.
Nulla da dire, ovviamente, circa le scelte personali: tutti debbono poter essere liberi di aderire o meno ad una giornata di sciopero.
Trovo quanto mai curioso, però, che a fronte del quasi 100% di adesioni allo sciopero in tutto il resto d'Italia, per la trasmissione di Fazio e Saviano ci sia stato, invece, il 100% di non adesione allo sciopero.
Considerati gli alti indici di ascolto,  forse un minimo di sensibilità maggiore non avrebbe guastato, dando seguito con un po' di fatti concreti alle parole che, sono sicuro, anche voi avrete speso a sostegno delle ragioni di chi, nella giornata di lunedì, ha perso una giornata di lavoro per non produrre spettacolo.
Concludo, quindi, invitandovi ad immaginare come avrebbero titolato tutti i media se, soltanto, ad inizio trasmissione vi fosse stato un annuncio di questo tipo: a causa dello sciopero del mondo della cultura e dello spettacolo, la puntata di oggi andrà in onda senza il supporto del cast artistico.
Cordialmente

Franco Ragusa (Presidente AIATSFX - Associazione Italiana Autori e Tecnici Effetti Speciali di Scena)