Cari colleghi,
nei giorni scorsi l'Associazione AIAT-SFX ha doverosamente ringraziato tutte le ditte e i singoli colleghi che hanno rifiutato di svolgere attività che non sono di loro competenza, contribuendo così a non rendere inutile lo sforzo e i sacrifici che alcuni lavoratori e ditte stanno sopportando per una vertenza nei confronti delle Istituzioni che, ritengono, soltanto indirettamente li riguarda in modo specifico.
Questa settimana, a seguito di alcune segnalazioni, siamo invece costretti a ringraziare quei fornitori e quei colleghi che hanno invece pensato bene di fregarsene altamente di quanto sta avvenendo ad altri loro colleghi di altro reparto.
Forniture di ventilatori che ventilatori non sono; elettricisti che s'improvvisano a mettere in opera strumentazioni delle quali non si sono mai occupati; attrezzisti che ormai si spacciano pure per tecnici degli effetti speciali; nonché personale di produzione che forse aspira a cambiare lavoro.
A tutti costoro, ci sembra corretto ricordare che è forse più facile per noi, e non per altri, riuscire a sostituire alcune figure di set.
Non per particolari capacità superiori. Siamo i primi a riconoscerlo.
Molto semplicemente, se il nostro cinema straccione è stato ed è in grado di abbassare il livello qualitativo senza soffrirne troppo, un prendi 1 e gli fai fare tre cose, di cui due chi se ne frega se sono fatte così così, può essere sicuramente un'offerta allettante.
Non crediamo, però, che il futuro professionale e la qualità della vita di chi oggi lavora nell'audiovisivo debba o possa cadere così in basso.

Una volta tanto, ci sia consentito, un caro saluto a tutti colleghi, meno ad alcuni.

Per l'AIAT-SFX
Franco Ragusa