Spett.le Accademia del cinema italiano - Premi David di Donatello,

nel ringraziare per l’attenzione prestata alle questioni a voi sottoposte dal nostro associato Luca Ricci, in merito ai criteri di assegnazione del David di Donatello, ci duole purtroppo dover intervenire per denunziare l’approssimazione con la quale, da parte di un’istituzione che ha l’ambizione di definirsi “ACCADEMIA”, si continua ad ignorare il contributo apportato alle opere in concorso da alcune categorie, tra cui anche quella degli Effetti Speciali Scenici.
Al riguardo, la risposta da voi data al nostro associato è francamente disarmante.

Veniamo a conoscenza di un meccanismo di presa in considerazione, ai fini dell’istituzione del premio, “su specifica richiesta di operatori del settore”.
Una curiosità: ma anche gli altri premi, tipo “Miglior Attore” o “Miglior Regia”, sono stati istituiti seguendo questo medesimo meccanismo, “su specifica richiesta di operatori del settore”?

Consentiteci di dubitare.

Sia chiaro, con questa nostra critica non vogliamo in alcun modo sottovalutare od entrare nel merito del lavoro svolto da altre categorie di Effetti Speciali, quali quelli visivi, bensì intendiamo soltanto tutelare l’immagine e la professionalità di ogni nostro singolo associato, perché se né i produttori, che compilano le schede tecniche da sottoporre al giudizio della Giuria, e né un’autorevole ACCADEMIA, sono ancora riusciti a comprendere l’importanza e la natura dell’attività da noi svolta, è nostro dovere evidenziarlo.
Si tratta di un contributo senza il quale molte opere non riuscirebbero ad esprimere tutto il loro potenziale narrativo e che negli altri paesi sta godendo, insieme al progresso del digitale ed in sinergia con gli Effetti Speciali Visivi, una nuova vita.
Ci permettiamo infine di ricordare che dietro la richiesta di un effetto speciale scenico c’è quasi sempre un’idea ed un progetto da elaborare. Non solo esecuzione tecnica, quindi, ma anche un faticoso prodotto dell’ingegno.
Certi dell’attenzione, cogliamo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.

Roma, 21 maggio 2012

Per l’Associazione

Il Presidente

Franco Ragusa